Invozio - Invotium
S. Maria

Invozio e le sue parrocchie (anno 1838)
individui
famiglie
minuti dal centro
chiese
censimento 1977
Centro parrocchiale
(soprannome: bragaceit)
164
31

parrocchiale

vedi Valduggia
Oraldo sup. (soprannome: uluich)
40
7
35 S. Croce abitanti 20
Orcarale (soprannome: famai) 74 14 15 S. Defendente abitanti 28
Orlonghetto
(soprannome: pisciurli)
78 19 25 S. Giulio abitanti 28
Romagnasco
(soprannome: patacioi)
123 19 20 S. Antonio B.V. delle Grazie abitanti 82
Camo 48 9 30 S. Matteo  
Sella di Camo 63 10 35 S. Francesco d'Ass.  
Cerchiera 38 5 40 S. Grato  
Fronto 65 9 30 S. Giuseppe  
Cereto (soprannome: scablon)         abitanti 4
Folla         abitanti 22

Il primo documento che testimonia l'esistenza della chiesa di S.Maria risale al 1413 ( conferenza D.R.). Esso è costituito da una lettera scritta dal canonico Don Milano ed indirizzata al vescovo di Novara, nella quale si richiedeva il permesso di celebrare la S.Messa. Avendo ricevuto un parere favorevole , da questa data si apre un conflitto tra la parrocchia di S.Maria e S. Giorgio che durerà oltre due secoli, finchè il vescovo nel 1659 tracciò una linea di demarcazione su di una piantina dividendo il paese in due parti distinte. Ma esattamente il 13 gennaio 1660 il parroco di S.Maria Don Albergante ed il parroco di S.Giorgio don Arecco iniziarono a litigare per il possesso dell'oratorio di S.Carlo, infine nel 1670 la Sacra Rota assegnò l'oratorio alla parrocchia di S. Giorgio. Secondo racconti popolari tramandati oralmente, pare che le due comunità nei primi anni del secolo XX durante una processione si siano spinte di SANTA RAGIONE.
In questa località esistevano tre cartiere chiamate in dialetto FOLLE, la prima detta FOLLA SUPERIORE si trovava all'inizio della strada che porta ad Orlonghetto, la seconda chiamata FOLLA DI MEZZO si trovava presso l'ex trafileria Bocciolone la terza FOLLA SOTTO era situata nel parco della villa Rasario.
L'avvocato Ottone A. a pag. 114 nel libro "Storia antica della Valsesia" scrisse: "La gloria dei ricchi era allora l'avere torri, onde se ne vide una innalzata nella terra d'INVOZZIO"; costruita dai conti di Biandrate , poi posseduta dai Barbavara e dal ducato di Milano, si presume che fosse in seguito usata come posto daziario, data la sua posizione sul crocicchio delle strade che congiungevano Valduggia con Romagnasco e Zuccaro, con Orlonghetto , con Camo - Sella , con Cerchiera - Cellio. Bisogna tener presente inoltre che la vecchia strada di Valduggia passava da questo crocicchio. Detta torre cadde per vetustà nei primi anni del 1800.
Vi erano inoltre due fonderie di campane di cui una è ancora esistente e tuttora funzionante.

 


A seguito le informazioni gentilmente curate da Patrizio Mornico - Novembre 2019:

RELAZIONE DELLO STATO PERSONALE E MATERIALE DELLA CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA DI VALDUGGIA SUCCESSIVA AL 1863.

La relazione sullo stato personale e materiale e’ un documento preparatorio alle visite pastorali che dalla prima metà del ‘800 e fino al Concilio Vaticano Secondo, veniva redatto sotto forma di questionario e che veniva preventivamente inviato ai parroci alla approssimarsi della sacra visita.

I titolari delle parrocchie dovevano fornire le richieste contenute, compilandolo in tutte le sue parti : si divideva in stato personale e stato materiale .

Ecco le materie che a grandi linee venivano trattate.

Nello stato personale venivano fornite notizie sul titolare della parrocchia, sul clero residente e sulle confraternite.

Nello stato materiale si descrivevano l’edificio chiesa parrocchiale, gli altari in essa presenti, gli oratori esistenti nella parrocchia, le cappellette, i campanili, i cimiteri , le reliquie, il beneficio parrocchiale e gli altri benefici, i diritti di stola e gli orari e la tipologia delle funzioni religiose.


Di seguito il documento trascritto riguardante Santa Maria d’Invozio che non contiene la data di redazione; tuttavia nel testo si fa riferimento relativamente ad un argomento all’ anno 1863 e quindi tale relazione è stata stilata dopo l’anno 1863.

Stato Personale

  1. Io Giovanni Raffagnotti fu Giovanni della Parrocchia di Borgosesia nell’ età d’anni trent’ uno entrai a reggere la Parrocchia di Santa Maria d’ Invozio dall’ anno 1855, 27 maggio sino all’ anno seguente in dicembre con il titolo di viceparroco, da quest’ ultima epoca in avanti con il titolo di parroco in possesso .

  2. La famiglia del parroco è di due persone,cioè il parroco istesso con una serva d’anni 50 e più.

  3. La parrocchialità è ristretta nel parroco con un cappellano ed un Sacerdote per coadiuvarlo nel ministero parrocchiale, denominato il primo don Giovanni Battista Bocciolone nativo d’Orcarale d’anni 70, il secondo denominato Don Fedele Mazzola d’Invozio d’anni 46.Il prefato Sac Don Bocciolone prese possesso della Cappellania di questa Parocchia nel 1836, e per rescritto apostolico di dispensa in data 31 gennaio 1857. Le messe della detta cappellania furono ridotte al numero di 50 da celebrarsi in giorno festivo, ferma sempre l’obbligazione di prestare servizio alla V. Confraternita della Parrocchia. Le messe vengono attualmente celebrate dal sullodato Don Mazzola e questi ne riceve l’intero reddito netto dal beneficio dalle mani dall’ istesso beneficiato.

  4. Due sono i confessori di questa parrocchia il Sig. Don Giovanni Battista Bocciolone ed il Sig. Don Fedele Mazzola.

Si confessa eziando nei giorni feriali e sempre in veste talare.Nelle feste si segue l’uso generale di confessare coll’ abito medesimo.

La maggior parte delle donne si accosta con frequenza al Sacramento della Penitenza e della Santa Eucaristia. Gli uomini oltre la Pasqua si accostano in buon numero nella festa di S. Marta dell’ Immacolata Concezione e quasi tutti alle quarant’ore negli ultimi tre giorni di carnevale.

  1. Non vi è in questa Parrocchia collegiata.

  2. I due sui esposti Sacerdoti abitano in Parrocchia. Appartengono a questa Parrocchia per titolo di origine 1 Il parroco di Vanzone Don Giuseppe Gallarotti, 2 il Parroco di Foresto Costanzio Bocciolone, 3 Il parroco di Forno Don Lorenzo Francione, ed il rettore del V. Seminario d’Arona Don Antonio Comolo, 5 il Parroco di Prato Don Antonio Ottino e quest’ultimo anche per titolo di beneficio, 6 il chierico Giuseppe Parrucchini,studente il primo anno di sacra teologia nel V Seminario urbano.

  3. In questa Chiesa parrocchiale trovasi eretta la confraternita dei disciplinati di Santa Marta la quale con bolla pontificia delli undici 7bre 1863 venne aggregata alla V. arciconfraternita del Gonfaloni di Maria S.S. dalla felice memoria dell’ eminentissimo Cardinale Morozzo unita a quella del S.S Sacramento ed infine alla Pia Unione del Sacro Cuore di Gesù in virtù del decreto 17 giugno 1858, segnato Giacomo Filippo vescovo.

I confratelli nella Chiesa hanno il loro oratorio separato per gli uffici spirituali.

Si fanno le processioni col venerabile in ogni II domenica del mese.

Le particolari loro feste sono le seguenti : Santa Marta, Santa Lucia, San Bernardino, dall’ anno 1858 in avanti si è introdotto la consuetudine di celebrare la festa dell’Immacolata Concezione come festa particolare dei confratelli.Le loro funzioni sono di nessun disturbo a quelle parrocchiali.

Gli ufficiali della confraternita si fanno a voti segreti da loro medesimi i quali voti si ricevono dal parroco ogni due anni giusta la regola.

2 Trovasi di più il consorzio del S.S. Nome di Gesù eretto nella Cappelletta di Gesù Bambino

l’anno 1796, 16 maggio.

3 Il consorzio del Santissimo Rosario eretto nella cappella dello stesso nome l’anno 1756, 16 maggio.

4 Il consorzio della dottrina cristiana eretto nel 1606, 9 luglio come da bolla pontificia.

5 Il consorzio del Sacro Cuore di Gesù congiunto nella compagnia del SS Sacramento dietro vescovile decreto 17 giugno 1858.

6. Il Consorzio del Sacro ed Immacolato Cuore di Maria per la conversione dei peccatori unito alla compagnia del Santissimo Rosario eretto in virtù del sullodato decreto vescovile del 17 giugno 1858.

Di tutti questi consorzi stabiliti in questa Chiesa Parrocchiale solo i confratelli di Santa Marta mettono l’abito nelle processioni.

  1. Nel distretto della parrocchia non havvi scuola, però i figlioli s’approfittano della scuola

fondata dal sacerdote don Giovanni Battista Bocciolone con suo testamento 20 ottobre 1781 e questa si tiene nel centro della Parrocchia di San Giorgio di Valduggia dal molto Rev.do Sacerdote Giovanni Battista Bocciolone, col peso altresì all’incirca di quattro messe ebdomandali aventi però onorario fisso tanto, per la scuola come per le messe lire 687 di Milano e si pagano coi redditi dell’opera pia. Questa scuola viene fatta regolarmente due volte al giorno e dura due ore per ogni volta. Non vi sono scuole per le figlie, salvo se vogliono approfittare della scuola comunale di Valduggia, ma pochissimo lo fanno per essere in luogo distante.

  1. Non vi sono romiti.

  2. Il numero della popolazione ascende a 583 componenti famiglie 132. Gli ammessi alla comunione sono 527 I cresimanti sono 521 L’ultima volta che fu amministrata la Sacra cresima in questa Parrocchia fu nei giorni 6 e 7 maggio 1849 .


    Stato materiale


    1.Il titolo della Parrocchia di S. Maria Assunta in cielo e San Pietro Martire, fu smembrata da quella di San Giorgio di Valduggia ed eretta in nuova Parrocchia nell’ anno 1697, 8 settembre. E’ di libera collazione. L’anno della sua costruzione non si sa di preciso, ma venne riscostruita ed ampliata appena dopo la sua separazione dalla Chiesa Matrice.

    La festa titolare si celebra nel giorno 15 agosto, ed in tal giorno viene a celebrare per diritto l’Arciprete di Valduggia.E’ stata consacrata dal Vescovo Balbis Bertone e se ne fa l’anniversario il giorno 16 di agosto.

    1. La detta chiesa Parrocchiale è situata sulle rive del torrente Strona, guarda verso l’oriente.

    La forma è di una sola navata, il pavimento lastricato, è creduta una tra le migliori Chiese della Valsesia, capace, compreso il coro di 2000 persone; di poco tempo rimodernata nell’ interno. E’ separata da qualunque altro edificio e non soffre umidità;né è soggetta ad alcuna servitù.Il terreno che la circonda per due terzi è di proprietà della prebenda parrocchiale, ed è anche sufficientemente riparata, avendo tutte le finestre colle loro invetriate, le inferiore anche le inferriate. I banchi sono tutti comuni in tutta l’estensione del tempio e non impediscono l’ esercizio delle funzioni delle sacre funzioni. Nella suddetta Chiesa havvi pure il coro ben fatto e di sufficiente capacità con tutte le sedie sia pel Clero sia per i laici che intervengono alle sacre funzioni. La sacristia è di forma quadrata, di poco costruita , in essa vi sono capaci e ben sicuri armardi per custodire i sacri arredi. Vi è il crocifisso con altre immagini, la tabella sopra i genuflettori per la preparazione alla S Messa nonche la tabella in cui vi è descritto il numero dei legati e Benefizi.In questa chiesa oltre l’altare Maggiore in marmo sotto il titolo di M.V. Assunta , vi sono i seguenti: 1 Altare del S Rosario, parte di pietra e parte di marmo, col simulacro di Maria S; 2 quello di San Giovanni Battista fatto di stucco in grande quadro sopra la mensa rappresentante il Precursore e l’Angelo Custode e questi due altari sono posti al lato destro della Chiesa, dal lato sinistro: 1 l’altare di Santa Marta tutto di marmo con un ancona dipinta a fresco, rappresentante la deposizione dalla Croce di N.S.G.C; 2 quello del

    Bambino Gesù, di stucco con nicchia sopra l’altare ove si venera la statua del medesimo Bambino riccamente vestita; 3 l’altare di San Giuseppe pure di stucco con ancona rappresentate

    il medesimo santo. Quest’ultimo è di giuspatronato della famiglia Boccione d’Invozio.Nessuno di questa altari è consacrato, ad eccezione dell’ altare maggiore, hanno tutti la pietra sacra la quale si conserva in buono stato col sepolcrino delle reliquie ben sigillato ed intatto. Il S.S. si trova all’ altare maggiore, ed il tabernacolo è fodrato di seta bianca. L’olio per la lampada spetta alla Fabbriceria.

    1. Nel distretto di questa Parrocchia vi sono i seguenti oratori : 1 due Oratori a Romagnasco, il primo sotto il titolo di Sant’Antonio Abbate di metri 14 di lunghezza e metri 5 di larghezza, il secondo sotto Invocazione della Beata Vergine delle Grazie di lunghezza metri 7 di larghezza idem, entrambi in ottimo stato, provisti sufficientemente per il servizio sacro, dal reddito di lire 500 di Milano; 2 l’Oratorio di Orcarale sotto il titolo della B.V.della Neve di lunghezza metri 11 e di larghezza metri 5 dal reddito di lire 30 in buono stato formato del necessario per il servizio al sacro ministero;3 l’Oratorio di Orlunghetto sotto il titolo di San Giulio di lunghezza metri 9 di larghezza metri 5, del reddito di lire 100, in buono stato fornito dal necessario come sopra; 4 l’Oratorio di Camo dedicato a San Matteo di lunghezza metri 10 di lunghezza 6, del reddito di lire 20, in buono stato e provvisto come sopra; 5 l’Oratorio di Sella dedicato a S Francesco d’Assisi di lunghezza metri 12 di larghezza metri 7 che si protende su territorio della parrocchia di Cellio e si amministra da due fabbricieri uno scelto dalla Parrocchia di S.Maria e l’altro dalla parrocchia di Cellio e rendono i conti ad ambedue i rispettivi Parroci; l’Oratorio è in buono stato ed ha il necessario pel disimpegno delle sacri funzioni ; 6. quello di Fronto sotto la giurisdizione esclusiva del parroco di Zuccaro comune solamente pell’ uso delli Sacramenti.7; l’Oratorio di Cerchiera sotto l’invocazione dei San Grato, di lunghezza metri 9, di larghezza metri 8, dal reddito di lire 4; in stato mediocre, avente solo il necessario per il Sacrifizio della messa. 8; l’Oratorio di Orpiattino sotto il titolo dell’ Annunciazione di M.V. sotto la giurisdizione del Parroco di Zuccaro, comune solo per l’uso dei Sacramenti.9; l’ oratorio d’Oraldo superiore dedicato a San Rocco, di lunghezza metri 10, di larghezza metri 6, del reddito di lire 40 circa, in ottimo stato, fornito dell’occorrente per sacro ministero, comune per l’uso dei sacramenti col Parroco di Zuccaro, ma sotto la giurisdizione del Parroco di S.Maria d’Invozio. I menzionati Oratori vengono amministrati da una fabbriceria esistente nello istesso luogo, loro gli fanno gli opportuni ristauri e non vanno in rovina.

    Le funzioni dei detti oratori sono le feste dei rispettivi titolari e la Parrocchiale non ritrae alcun vantaggio.In questi oratori non si conserva il Santissimo Sacramento. Eccettuato i giorni dei loro titolari, dietro vescovile permesso.Inoltre nel distretto di questa Parrocchia esistono le cappelle seguenti:1 dell’ Addolorata in stato mediocre, propria della famiglia Bocciolone d’Invozio, 2 di San Rocco in mediocre stato, 3 la cappella alla cascina d’ Otro? dedicata a Maria Vergine di Loreto, assai rovinata; 4 quella di Camo sulla strada che tende alla Sella avendo bisogno di coperto a tegolo, 5 finalmente la Cappella di Praveri avente a titolare l’Immacolata Concezione in ottimo stato.

    6.La casa parrocchiale si trova in uno stato discreto ed è composta di otto camere, cioè 6 superiori e due inferiori, con portico a ponente, loggia e cortile.La manutenzione di detta casa spetta alla Chiesa né si trova aggravata da alcuna servitù. L’archivio parrocchiale si trova nella Sacristia, è ben chiuso non soggetto ad umidità. La chiave è presso la fabbriceria; le carte sono regolarizzate e si sono prese le iscrizioni nei casi richiesti.

    7.I rispettivi inventari i tanto della Parrocchiale come dei ciascuno degli oratori saranno dati a tenore del presente articolo.

    8. Nella chiesa parrocchiale si trovano due grandi confessionari medesimi , in buono stato, situati appena dietro la porta maggiore, l’uno a destra e l’altro a sinistra; sono in un luogo comodo ed esposto, hanno la crata colla tela per confessare le donne nella Cappella di San Giovanni trovasi un altro mezzo pure colla loro crata e tela in tutti vi è al di dentro la tabella dei casi riservati ed al di fuori l’immagine del Crocifisso.Nella sacristia havvi un altro luogo appunto per accettare le confessioni degli uomini.

    9.La Chiesa Parrocchiale e tutte le Chiese degli oratori hanno il campanile o il semi campanile, in quello della Parrocchiale sono quattro le campane, quelli di Romagnasco ne hanno due per ciascuno, quello di Sella altre due, gli altri tutti una sola.Non si sa da chi siano state benedette, sebbene sia certo che lo sieno state.Le campane si suonano dai rispettivi custodi. Nella Parrocchiale,e qualche volta in alcuno degli oratori si danno i segni dell’ Ave Maria, mattina, mezzogiorno e sera col segno del de profundis . Non si da il segno nei venerdì in memoria della passione di N.S.G. Si suona festivamente nell’ accompagnamento del S viatico tanto nella parrocchiale da cui si parte quanto nella frazione in cui trovasi l’infermo. Si da il segno degli agonizzanti quando la morte succede di giorno, e succedente di notte, si da al mattino, dopo il segno dell’Ave Maria. Della sepoltura se il funerale è solenne si sonano tre campane in piedi , o se è semplice si sonano tre campane però alla distesa.

    Nei funerali di stola bianca havvi nessuna distinzione. Il campanile è ben chiuso e ne tengono le chiavi dai rispettivi custodi.

    10.Il cimitero è prossimo alla Chiesa Parrocchiale alla distanza di metri 50 incirca e trovasi in un fondo aratorio di ragione alla suddetta Chiesa, è sufficientemente grande per tutta la popolazione, è chiuso con chiave e vi sono fatte le divisioni prescritte, vi è piantata in mezzo la croce, è tenuto con mondezza e venne benedetto dal Rev.do Sig. Sacerdote Don Antonio Ottini, rettore di Prato, delegato da S.E. il Cardinale Morozzo Vi è l’uso di accompagnarvi tutti i defunti al cimitero.

    Nella Chiesa parrocchiale vi è il sepolcro per i reverendi parroci ed i sacerdoti fin ora non hanno apposita sepoltura.Nella Chiesa parrocchiale avvi inoltre una sepoltura di giuspatronato della famiglia Boccione d’Invozio la quale dopo la costruzione del cimitero si è fatto suggellare acciò non si possa tumulare più alcun cadavere.

    11 L’olio degli infermi si custodisce in apposito armadio foderato di seta di color violaceo che esiste al lato dell’ epistola nel coro. Il vasetto dell’ olio è d’argento con astuccio pare di cuoio e l’altro di ottone. La borsa una è di color violaceo e l’altra verde. L’olio dei catecumeni ed il crisma si custodisce in due vasetti d’argento con il loro astuccio di cuoio e si tiene nel battistero.Le chiavi dei medesimi stanno presso il parroco. Nella sacrestia vi è il sacrario a muro dietro della porta entro nel muro e va finire sotto terra.Il battistero si trova in fondo della Chiesa a sinistra nell’ entrarvi, è ben chiuso coperto d’un drappo di tela di lino e provveduto di tutti gli oggetti necessari per l’amministrazione del battesimo. Nella Chiesa parrocchiale e negli oratori non vi sono quadri, statue, pitture indecenti o superstizione come neppure rappresentanti oggetti che ripugnano alla Scrittura alla tradizione.

    12 Nella Sacrestia della chiesa parrocchiale in un armadio posto nel muro a mano destra trovasi riposte tutte le reliquie, cioè … omissis…


    Le indulgenze poi concesse in questa chiesa parrocchiale oltre quella della confraternita de disciplinanti di S Marta, quella del Santo Rosario e della dottrina Cristiana; vi sono quella del S.S. Nome di Gesù della congregazione del Sacro Cuore di Gesù congiunta colla compagnia del S.S. Sacramento quella della congregazioni del Sacro cuore di Maria congiunta colla compagnia del S.S. Rosario.Più vi sono due altre indulgenze plenarie particolari concesse a questa Chiesa Parrocchiale la prima nella domenica quarta di settembre, giorno in cui si suole solennizzare la festa del Sacro Cuore di Maria S.S., la seconda nella domenica di Pentecoste, a tenore di una breve Apostolica 11 aprile 1782 E finalmente quella della via Crucis nella Chiesa ed intorno alla medesima. Delle quali indulgenze si conservano nell’ archivio i loro rispettivi documenti.

    Negli oratori non havvi alcuna particolare indulgenza.


    13.Tanto nella Chiesa parrocchiale come nei rispettivi oratori vi è una fabbriceria formalmente istituita, i fabbricieri vengono eletti dietro le seguenti regole di antica consuetudine si forma un ruolo di persone probe e possidenti e sei di questi si da il voto dai capi di casa a scrutinio segreto sotta la presidenza del parroco ed i soggetti su cui cadono maggiori voti restato eletti fabbricieri in numero di due, oltre il Parroco, fabbriciere nato, ed uno di cui viene designato tesoriere.Queste regole vennero fatte osservare senza variazioni.Il Comune non ha alcuna ingerenza. I Conti si danno ogni qualvolta si rinnovano i fabbricieri ed in altri tempi a richiesta del parroco. Attualmente per quanto il Parroco può sapere, si opera il tutto con regolarità ed a maggior vantaggio della Chiesa.

    Essendovi consuetudine per il passato di rinnovarli di rado, si passò al prescritto di rinnovarli ogni due anni.

    Ai beni della parrocchiale sono annessi i seguenti pesi: cioè la manutenzione della Chiesa e casa parrocchiale, lo stipendio dell’ organista e dei custodi, lo stipendio di lire quattrocento e cinquanta al M.Rev Sac Don Fedele Mazzola colla obbligazione delle presenza della messa prima in ogni festa dell’ anno e di applicazione di dieci messe solamente in discarico ai legati della confraternita . Le spese per le funzioni solenni della festa del Sacro Cuore di Maria e per qualche supplicamento e quella del Bambino Gesù.Le spese pel panigerista nella festa suddetta del sacro Cuore di Maria.Non calcolate le spese di manutenzioni e di riparazioni le spese soprainidacate ammontano a lire 900 circa di Milano.

    Inoltre la fabbriceria parrocchiale paga annualmente in una sol volta al parroco lire settanta per l’adempimento dei legati parrocchiali. Più lire ventisei che si danno a parte al medesimo parroco nello stesso giorno in cui si soddisfano altri legati.

    Ai beni del V. Oratorio di Sant’Antonio Abate di Romagnasco oltre i pesi di sua manutenzione è annesso l’obbligo delle spese per la festa titolare e per la celebrazioni delle Messe in discarico del legato di Antonio Rosa e per altra messa in canto il giorno 5 febbraio in adempimento del legato Piana, con altra messa in canto nel primo giorno di maggio in adempimento di altro legato Piana oltre quello pesi di festa di questo secondo oratorio il giorno 8 settembre cioè la Natività di M.V.

    Il V. Oratorio di Orcarale oltre le spese di manutenzione e ripartizioni ha il solo peso per la celebrazione della festa titolare.

    Il V. Oratorio di Camo oltre il peso di manutenzione e le spese inerente alla celebrazioni della festa titolare, ha pure l’obbligo di fare celebrare in tutte le feste in tutte le feste soppresse per quanto sarà possibile altrettante messe private dando lire due nuove di Piemonte per ciascuna.

    Ai beni del venerando di Orloghetto sotto l’invocazioni di S. Giulio oltre il peso della sua manutenzione è annesso quello delle celebrazioni della festa titolare e di una messa in canto in adempimento di legato disposto come dicesi da un certo Visca di cui però non trovasi documento alcuno. Più altra messa privata in adempimento del legato Rasario.

    I beni del venerando Oratorio di Cerchiera non vi è altro peso se non quella la della sua manutenzione e della celebrazione della festa titolare.

    I beni del V. Oratorio di Oraldo sono annessi oltre la sua manutenzione e riparazione il peso della celebrazione della festa titolare. La messa è in adempimento del legato disposto da fu Giuseppe Visca.

    Si fa osservare che nelle funzioni dei rispettivi titolari degli Oratori al Sig. Parroco si contribuiscono solo lire tre e soldi sedici di Milano con l’obbligo di cantare la messa ed il vespero e dare la Benedizione al Venerabile e quando quest’ ultima non si impartisce si diminuiscono soldi venti.

    Si dichiara per quanto spetta ed appartiene al Parroco che tutti i pesi inerenti ai summenzionati oratori vennero fin ora adempiuti.

    Non si sono liti vertenti precedentemente nella parrocchia.

    14 Oltre il Beneficio parrocchiale due sono i benefici ecclesiastici, una cappellania laicale col legato Scolari in questa parrocchia in questa parrocchia eretti.

    1.Il beneficio fondato dal fu Sig. Don Giorgio Mazza sotto il titolo di S Giorgio, eretto all’ altare di S. Rosario e di S. Marta in questa chiesa come vedesi dall’ istromento di erezione 1657 21 agosto rogato Giuliani, posseduto dal M.Rev. Sac. Don Giovanni Battista Bocciolone, del reddito anno attualmente di lire 95 all’incirca, con messe n. 4 per ogni settimana e coll’ obbligo di servizio in comodo della V. Confraternita di S Marta.

    Sino all’anno 1852 venne adempiuto dal beneficiato medesimo.Negli anni poi 1853-1854-1855 venne adempiuto dal Rev. Don Alessandro Nobili, nei due anni susseguenti rimase inadempiuto. Incominciando il 1858 sino al giorno d’oggi venne adempiuto dal Molto Rev. Sac. Professore Mazzola, supplite le messe arretrate dei due passati anni. Si fa osservare che per rescritto Pontificio di riduzione le mese dell’ espresso benefizi che erano quattro per ogni settimana, vennero ridotte al n. di cinquanta festivo solamente.

    2 Il beneficio Rasario sotto il titolo di Santa Croce in Oraldo eretto all’ altare dello stesso nome, come da testamento 1696, posseduto dal Molto Rev. Sac. Don Antonio Ottini d’Invozio attualmente Parroco di Prato coll’ obbligo di celebra ad ratam reditus.Presentemente si celebra solamente la messa festiva in tutto l’anno. Dai redditi annui si è formato un vistoso fondo di cassa, il quale si tiene dall’ attuale amministratore Don Giovanni Battista Boccioloni. Questi ad istanza dei terrieri di Oraldo vorrebbe conservarlo per ogni evento e far poi in avvenire tante annue messe festive a pro del popolo, seguita la morte del Molto Rev. Antonio Ottini già ora avanzato in età, presa questo riguardo in considerazione la sorte infelice che toccherebbe al beneficio di esser incamerato dalla Casa ecclesiastica.


    3 Nei Venerandi oratori di Romagnasco vi è eretta una cappellania laicale del fu Antonio Rosa per testamento 20 aprile 1660 rogato Casarolo, d’annuo reddito di lire 450 di Milano col peso di far la scuola ai figlioli del luogo e di confessar, di messe n. 38 di legati e di 118 di devo-zioni, giusta decreto di riduzioni.

    Presentemente il Molto Rev. Sac. Bocciolone celebra le messe in ogni giorno festivo coll’ applicazione dei trentotto legati solamente e ne riceve dai fabbricieri di detti oratori lire 312 di Milano.

    4. Altro beneficio laicale fondato dal fu M. Rev. Sac. Bocciolone coll’obbligo di celebrazione n. 3 messe alla settimana e di fare la scuola ai figli delle due Parrocchie di Santa Maria d’Invozio e di San Giorgio di Valduggia, d’annuo reddito di lire di Milano 714.Questo Benefizio viene adempiuto dal Sac. Giovanni Battista Bocciolone d’Orcarale.

    Altra cappellania laicale eretta nell’ Oratorio di San Martino e Francesco di Sella di Camo costituita dal fu Giuseppe Scolari come da testamento 1682 1l 8bre rogato Rizio posseduto ed amministrato dalla Fabbrica dello stesso Oratorio, d’annuo reddito di lire 400 incirca coll’

    obbligo di far celebrare otto messe in ciascun mese ed almeno la terza parte nei giorni festivi di ciascun mese di tutto l’anno, e le altre due terze parti in altri giorni feriali. Di questo legato si conosce l’adempimento solamente dall’ anno 1811 in avanti, avendo il Sig. Lorenzo Scolari fatto smarrire l’antico libro mastro in tempo del suo maneggio.

    Oltre ai su espressi benefizi vi sono pure in Parrocchia i seguenti legati.

    1 Legato d’una messa in canto ed altra privata da celebrarsi entro l’ottava di San Francesco d’Assisisi lasciata da fu Rev. D.Bartolomeo Pennotti come da istromento rogato Perdomi 1482 2 febbr.

    Li soddisfa da Parroco stesso per elemosina lire 6 di Milano. Adempiuto.

    2 Legato ridotto dalla S. Congregazione di Roma sotto Mons. Tornielli Vescovo di Novara come da decreto conservato nell’ archivio parrocchiale del 1699 ad ratam redditus ed a venti soldi imperiali per caduna messa lasciato dal fu Giovanni Baruzzio? d’Invozio per istromento rogato Cadella 1455 18 aprile fondato nel campo detto dal Baruzi Adempiuto.

    3 Legato come sopra ridotto a messe cinque private eretto all’ altare di San Giuseppe, lasciato dal fu Giacomo Bocciolone d’Invozio per testamento rogato 1588 22 giugno fondato sopra un prato a Praveri detto il prato del Medico. –Adempiuto.

    4 Legato ridotto come sopra ad una Messa privata lasciata dal fu Don Giovanni Maria Bocciolone di Romagnasco Parroco di Rastiglione, come da suo testamento I 8bre 1562 fondato sopra una pezza di terra campo che dicesi alla Sella di Romagnasco. Adempiuto.

    5 Legato ridotto a Messe sei private lasciate dal Prete Lorenzo Penotti di Santa Maria come da suo testamento 4 gennaio 1611, rogato Gentile, fondato sopra una pezza di terra, detta il vignolo. Adempiuto.

    6 Legato di messe tre cantate con officio da morto di un notturno, lasciato dal fu Andrea Rasario d’Invozio con suo testamento 3 aprile 1629 rogato Mazza, fondato su di due prose ritenuto avanti la Chiesa e possedute dal parroco. Adempiuto.

    7 Legato di due messe feriali lasciate dalla fu Maria Violina d’Arva come da suo testamento rogato Alberganti 10 giungo 1644.Adempiuto.

    8 Legato di quattro messe private, lasciata dal fu Giambattista Polo d’ Orpiattino , come da testamento 17 luglio 1679, rogato Gentile, fondato sopra una pezza di terra campo, detta alla Pianella d’Orpiattino.Il prescritto legato è inadempiuto dall’ anno 1837.Avvisato più volte l’erede a voler prestarsi al pagamento da medesimo sempre si rifiutò.Adempiuto in parte.

    9 Legato di 4 messe private e due in canto con officio ed esequie lasciato dalla fu Anna d’Orcha d’Invozio, con suo testamento 16 11bre 1681 rogato Gentile. Adempiuto.

    10 Legato d’una messa privata lasciata dalla fu Anna Rasario d’Invozio con suo testamento 16 aprile 1674 rogato Arrivotti .Adempiuto.

    11 Legato d’una messa in canto pel fu Giuseppe Guarnerio con due altre messe private da celebrarsi dal Cappellano della confraternita di Santa Marta, ordinato dal suddetto nell’ anno 1684 18 giugno mediante lire 100 imperiali ricevuti dalla stessa confraternita.Adempiuto.

    12 Legato di messe 6 private all’ altare di San Giuseppe, lasciate dal fu Antonio Bocciolone con suo testamento rogato gentile 27 7bre 1693 e fondato opra il prato del Ponto, cosi detto nel luogo d’Invozio il quale si provvide dalla chiesa parrocchiale. Lo fa soddisfare la medesima coi fitti del medesimo. Adempiuto.

    13 Legato d’una messa privata lasciato dal fu Giorgio Bertolini di Cerchiera con suo codicillo 27 luglio 1698 rogato Massara, si soddisfa dalla confraternita di Santa Marta avendo essa ricevuta la somma di lire 50 imperiali.Adempiuto.

    14 Legato di una messa letta, lasciato dalla fu Margherita Leone da celebrarsi li 20 luglio festa di Santa Margherita coll’ obbligo preci? di trentasei tre volte alla settimana dal Parroco la terza parte del S.S. Rosario, domenica, mercoledì e venerdì applicando per la medesima una parte di esso, avendo lasciato lire 20 imperiali per la messa privata e 300 per il rosario nella Chiesa.Adempiuto.

    15 Legato di una messa in canto con un officio ed esequie coll’ assistenza di altri due sacerdoti che celebrano anch’ essi la Santa Messa,lasciato dal fu M.Rev. Don Federico Gentile di Santa Maria d’Invozio con suo testamento 12 febbraio 1725 rogato Tarlotti e fondato sopra un pezzo di terra gerbido, ora coltivato situato in vicinanza della chiesa Parrocchiale ed altra pezza di piccol prato contiguo al giardino parrocchiale. Adempiuto.

    16 Legato di messe tre due cantate con officio fu lasciato dal M. Rev. D.Milono Parroco di questa Parrocchia come da suo testamento 7 marzo 1698 rogato Gentile e fondato sul giardino parrocchiale. Adempiuto.

    17 Legato di messe all’altare del S.S. Rosario n. 6 private lasciate dal fu Maria Tinivella con suo testamento 2 giugno 1689 rogato Mongini. Questo legato infra si soddisfa dalla Chiesa Parrocchiale siccome erede universale detto testamento. Le dette messe si devono celebrare da requiem. Adempiuto.

    18 Legato di due messe in canto con officio da morto ed esequie, da celebrarsi all’ altare del S.S Rosario, lasciato dalla fu Lucia Parrucchini con suo testamento 15 9bre. Ricevuto Gentile e fondato sopra un corpo di casa, consistente in sei stanze e denominata la casa del Barbetta. La Chiesa venne chiamata ad esservi erede universale dell’ eredità Parracchini. Adempiuto.

    19 Legato di tre messe in canto all’ altare del S.S. Rosario lasciato dal fu Francesco Maria Vecchio d’Invozio, costituendo erede universale dell’ altare medesimo coll’ obbligo ingiunto di adempiere il prescritto peso . La chiesa parrocchiale si trova al possesso dell’ eredità e fa adempire il legato. Adempiuto.

    20.Legato d’una messa cantata colle esequie all’ altare del S.S. Rosario da celebrarsi il 30 gennaio , lasciato dalla fu Maria Domenica Rasario con suo testamento 21 xbre 1745 rogato Gentile.Per l’adempimento del detto legato la società del S.S. Rosario riceve lire 100 imperiali. Adempiuto.

    21. Legato di 12 messe annue cioè una per ogni mese cantata con officio ed esequie all’ altare della Vergine del S.S. Rosario, con altre messe private ad ratam, lasciate dal fu Andrea Rasario con suo testamento 5 aprile 1679 rogato Mazza, fondato sopra diversi fondi situati sul territorio d’Invozio denominato alli Prosetti avanti la chiesa Parrocchiale al Sacdalfo? alla Zuncha altri due capitali di lire 300 il primo ed il secondo lire 200 di Milano. Detti beni sono aggravati inoltre dall’ annua prestazione di un mezzo staio di panico alla carità di S. Spirito. Adempiuto.

    22 Legato di cantare mensilmente ed in una domenica dell’ anno le litanie Lauretane all’ Ossario dei Morti, lasciato dal fu Carlo Giuseppe Sesono d’Invozio con suo codicillo 25 agosto 1712 rogato Ottono e fondato sopra un pezzo di terra prato posto nel territorio d’ Invozio denominato il prato delle litanie. Adempiuto.

    23 Legato di messe 5 cantate con due uffici da morto nei giorni 18 aprile 28 id, 27 giugno, 3 agosto 2 8bre, parte all’ altare di S Giovanni e parte all’ altare maggiore, lasciata dalla fu Giacomina Piana di Massiola con suo testamento 14 aprile 1786 rogato Rivaroli, fondato sopra due pezze di terra campo limiato e vignato situato a Grignasco, regione Montanino ed alla Gatta ed anche al Carlono. Adempiuto.

    24 Legato di una messa cantata con officio ed esequie lasciato dal Molto Rev. Parroco Lazzaroni di S.Maria d’Invozio, da celebrarsi alle 29 gennaio giorno del suo anniversario ed ordinato con suo testamento 28 gennaio 1783 rogato Ottone. Questo legato è soddisfatto dalla Chiesa Parrocchiale, avendo ricevuto lire 200 imperiali come da scrittura ed accettazione canonica che si conservano all’Archivio. Adempiuto.

    25 Legato di una Messa solenne alli 19 marzo nella cappella di San Giuseppe nella Chiesa Parrocchiale dal Rev. Prevosto di Borgosesia Mattia Bocciolone con suo testamento delli 4 giugno 1782 rogato Zoia ed altro testamento di Francesco Rasario esecutore testamentario del 21 luglio 1785, fondato sopra una pezza di terra campo vignato regione alli Pradoni ? in territorio di Orcarale. Adempiuto.

    26 Legato di una messa cantata con ufficiatura dei Morti ed esequie alli 11 gennaio lasciate dal fu Francesco Rasario detto il Cappuccino di Pravero con suo testamento 21 luglio 1785 rogato Ottone. Questo legato viene fatto adempiere dalla Chiesa Parrocchiale che ricevè lire 1400 imperiali dal detto Rasario sborsato in tanto oro ed argento. Adempiuto.

    27 Legato dal Rev. Don Giovanni Battista Bocciolone d’Invozio d’una messa cantata con officio ed esequie alli 16 luglio, ordinato dal suo testamento 20 xbre 1781, rogato Rivaroli e fondato sopra una pezza di terra prato e campo annesso in territorio di Pravero regione alla Francina come da istromento 26 luglio rogato Ottone ed accettazione canonica 7 7bre 1788 rogato Ottone. Adempiuto.

    28 Legato d’una messa cantata con officio ed esequie lasciato dalla vedova di Francesco Rasario, Maddalena Sesone e per essa da Luigi Rasario suo nipote con istromento 26 febbraio 1789 rogato Rivaroli e fondato sopra una pezza di terra campo situato nel luogo d’Invozio ove dicesi alla Riana? Come pure sopra altro pezzo di terra contiguo detto il canepale ? di Praveri e si celebra nel giorno 22 luglio suo anniversario. Adempiuto.

    29 Legato d’una messa cantata con officio ed esequie alli 15 maggio lasciato dal fu Antonio Giuseppe Costantino d’Orpiattino con testamento 11 maggio 1796 rogato Ottone e fondato

    sopra una pezza di terra campo in territorio di Romagnasco ove dicesi il campo della Cremosina il fondo del detto legato e trovasi attualmente in mano degli eredi. Adempiuto.

    30 Legato del Molto Rev. Parroco Antonio Vasini di tre messe in canto con officio ed esequie come da testamento 28 marzo 1810, e si adempie dal parroco coi proventi del campo d’Ara sin ora parte della Prebenda. Adempiuto.

    31 Legato del Molto Rev. suddetto Vasini di altre tre messe in canto con officio ed esequie, cioè due li 8 maggio e 29 7bre all’ altare maggiore e due cioè il venerdì dopo la domenica di Passione e nella terza domenica di settembre, da cantarsi all’ altare di S Marta a spese della Chiesa Parrocchiale avendo ricevuto lire 350 imperiali. Adempiuto.

    32(cancellato)La numerazione non è pero stata corretta.

    33 Legato di Carlo Bocciolone di Lebbia d’una messa cantata con officio ed esequie da celebrarsi dal parroco nel giorno 4 novembre d’ogni anno, coll’ intervento di sei Sacerdoti fondato sopra un prato nel territorio di Lebbia che possiede la Chiesa. Adempiuto.

    34 Legato lasciato dal fu Carlo Giuseppe Sesono fu Giuseppe d’ Invozio di recitare le litanie Lauretane nell’ ossario, fondato sopra un piccolo prato nel territorio d’Invozio denominato prato delle Litanie. Adempiuto.

    35(cancellato)La numerazione non è pero stata corretta.

    36 Legato del fu Francesco di Camo di lire 125 di Piemonte nuove per la Messa, vespri e Benedizione nel giorno di San Francesco d’Assisi nell’ Oratorio di Sella, la quale somma senza vescovile autorizzazione venne impiegata dal Molto Rev. Nobili nella compera d’un fondo sito in Arlezze il quale presentemente ritiene il fondo con titolo di affitto. Adempiuto.

    37 Legato di Giacomo Francione fu Lorenzo di Camo il quale con testamento 1842 20 luglio lasciò al V. oratorio di Camo lire 480 di Milano col peso at detto Oratorio che colle due terze parti del reddito annuo di detti capitale debba far celebrare tante messe per quanto è possibile nelle feste soppresse. Adempiuto in parte.

    38 Legato di Giacomo Francione suddetto di Camo il quale con testamento come sopra lasciò alla Chiesa parrocchiale di S Maria d’Invozio lire 200 di Piemonte col peso di celebrare due messe in canto con officio ed esequie la prima nel giorno anniversario della morte della sua moglie Teresa. Adempiuto.

    36 Legato di Margherita Mazzola della Folla superiore la quale lasciò alla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria d’Invozio un campo aratorio nel luogo d’Invozio ove dicesi al Cereto col peso di far celebrare ogni anno una messa in canto con ufficio il giorno 11 di Novembre ed altra Messa privata entro l’ottava di San Martino. Adempiuto.

    37 Legato del Molto Rev. Sac. Giovanni Battista Bocciolone di una messa in canto con invito oltre il Parroco di altro Sacerdote con officio ed esequie nel giovedì dopo la domenica di sessagesima come da istromento di transazione tra esso ed il procuratore generale della Parrocchia seguita nel 1856 xbre rogato Gaetano Negri. Adempiuto.

    38 Legato del Molto Rev. Parroco Alessandro Nobili di due messe in canto con officio in ogni mese dell’ anno oltre due altre messe cantate con ufficio nel giorno anniversario della sua morte e della sua sorella Veronica. Gli eredi non hanno ancora sborsato alla Chiesa lire 2000 mille lasciate a questo fine né l’hanno fatto da se medesimi fatto adempiere.


    In questa parrocchia esiste un opera pia a vantaggio dei poveri con testamento 29 marzo 1810 rogato Rivaroli, lasciata dal M. Rev.Don Parroco Vasini.Il testamento ha chiamato il parroco presidente dell’amministrazione dell’ opera Pia menzionata, ma ora, stante le nuove leggi civili copre questa carica il Sig. Sindaco del Comune nominato dal Regio Intendente del Circondario Valsesiano. Il parroco presentaneo non ha fin ora giammai potuto dar visione alla gestione dell’ opera pia.In ogni anno però si fa la distribuzione del grano ai poveri.

    Vi è pure il cosi detto lascito di Santo Spirito composto da più legati.In ogni anno dal reddito degli stessi legati si fa il pane da benedire alla vigilia di Pentecoste e si distribuisce a tutti quelli della parrocchia senza distinzione.La detta carità venne ora riunita alla congregazione locale di carità del Comune di Valduggia dietro ordine dell’ Intendente di Varallo.

    Non godono i parrocchiani di Santa Maria del beneficio di veruno Ospedalo e di altra pubblica beneficenza.

    15 I proventi così detti di stola sommano annualmente a lire 200 di Milano incirca.

    L’elemosina per la messa cantata è di soldi 40 con soldi 8 per l’officio.

    Quando havvi l’intervento del V.Clero il parroco ha lo stesso emolumento.Se vi sono gli apparati ed un sol notturno il parroco ha lire due e soldi diciotto, se con tre notturni lire tre e soldi otto sempre di Milano.Nei funerali di stola bianca coll’ obbligo di somministrarvi la cera, il Parroco riceve lire tre e soldi cinque e mezzo ; soldi 40 di più se nello stesso funerale si deve cantare la Messa.Nei funerali di stola nera di un capo di casa vi è lo spoglio di 4 candele di nove oncie di peso per ciascuno e per onorario lire 4:5:6; non capo di casa lo stesso per le candele e per onorario lire 3:5:6. per un funerale apparato lo spoglio di 6 ovvero 8 candele, e poco onorario lire 4:5:6. Vi è ancora una sorta di funerali detti onorario cui si somministra la cera e si ricevono dal Parroco lire 9:5:6 se il defunto è capo di casa e lire 8:5:6 solamente se non e capo di casa.

    L’emolumento per l’accompagnamento dei funerali è compreso negli indicati diritti.

    L’elemosina pei matrimoni è attualmente di lire quattro e soldi dieci di Milano compresa però l’applicazione della Messa, oltre un fazzoletto quando però la sposa non esce di Parrocchia, e di lire 13:10 se sorte la sposa di Parrocchia, se non però compreso il fazzoletto di più in questo caso si devono alla chiesa soldi 30 alla Chiesa Parrocchiale.Per i battesimi tale elemosina è di soldi quarantacinque, trenta si pagano dal padrino e quindici dal padre,salvo che quest’ultimo voglia dare invece dei soldi quindici un fazzoletto.

    Per le benedizioni delle puerpere l’emolumento è di ova sei.

    Per le estrazioni di fedi dai libri parrocchiali soldi trenta, quella dei militari gratis a norma delle leggi vigenti.

    Pei tridui l’elemosina è in ragione della messa cantata con soldi venti per la benedizione e quando la messa è cogli apparati si aggiungono soldi 10, in tutto colla benedizione è di lire 3:08 di Milano.

    La novena del Santo Natale è gratuita compresa quella per la festa titolare dell’Assunta.Il parroco relatore fa osservare che tutte le cose succenate le attingo puramente dalla consuetudine, non essendovi documenti in proposito. Le questue che si fanno in questa Parrocchia dal parroco sono due: la prima nella benedizione delle case nel tempo pasquale e produce circa lire cinquanta; la seconda per la colletta del vino al tempo di vendemmia e ritenuta la fallanzia delle uve non si può precisare il suo ammontare.

    16 Rispetto alla chiesa parrocchiale una se ne pratica dalla fabbriceria per la colletta delle primizie cereali.

    Un’ altra si eseguisce dalla stessa fabbriceria parrocchiale in occasione della festa di S.Eurosia

    che cade l’ultima domenica di giugno.

    Due pure si fanno dagli amministratori sul banco dei Morti per le Quarant’ore di Carnevale, l’altro per S. Pietro Martire.

    Una principale è poi la colletta per la festa di Gesù Bambino la quale si fa da quattro delegati per la funzione.

    Altra finalmente si fa dalla Priora della Dottrina Cristiana e questa consiste in poco filo. Il prodotto delle sovraesposte collette viene registrato nei libri d’amministrazione dando visione al Parroco locale in occasione della resa dei conti con dichiarazione che si registra, pure quella del Bambino.

    Le funzioni in questa Parrocchia sono le seguenti cioè:

    In tutti i venerdì di marzo alla mattina il Parroco fa la via crucis e imparte in fine la Benedizione col S.S.Sacramento. Nel giorno due febbraio la purificazione di Maria Vergine si benediscono le candele secondo il rito e si distribuiscono al clero ed ai confratelli e dopo la Messa a tutta la popolazione. Queste candele vengono somministrate dalla Fabbriceria parrocchiale.Alla sera della detta festa dopo i vespri per il comodo del popolo lontano dal centro parrocchiale si benedisce la gola e così parimenti si opera il mattino seguente.In tutte le principali solennità si canta la Messa cogli apparati e si fa la processione ogni mattina della seconda domenica del mese col S.S. Sacramento per comodo della popolazione.

    Nella prima domenica d’ogni mese verso sera dopo il vespero si fa la processione del S.S.Rosario nella seconda domenica d’ogni mese si fa la processione di Gesù Bambino alla sera.

    In tutte le sere del mese di maggio si pratica il mese di Maria colla benedizione col S.S.Sacramento.

    Da un antica consuetudine si solennizza il S Cuore di Maria con intervento di musica e dell’ orazione panigirica nella quarta domenica di settembre.

    Con maggior pompa viene celebrata la festa della Circoncisione di Gesù Bambino, trasportandosi processionalmente attorno alla Chiesa il simulacro.

    Si fa presente che eccetto il giorno dell’ ottava del Corpus Domini non si fanno funzioni.

    Sarebbero desiderabile che Ecc. Vostra imponesse la pratica di dare la benedizione come in tutte le altre parrocchie ondo ravvivare la devozione verso il S.S. Sacramento, anche in tutti i singoli giorni. Nel giorno della solennità di tutti i Santi dopo il vespero si fanno le solenni esequie al cataletto , questo finito, si va all’ ossario processionalmente indi al cimitero. Lo stesso si pratica nella mattina seguente.

    Nella festa di santa Eurosia avvi consuetudine di cantare un officio da morto e le esequie solenni ad istanza dei fabbricieri parrocchiali.

    Oltre i sovraccenntati giorni la Benedizione col Santissimo si pratica in tutti i giorni di festa di precetto e nelle feste soppresse ed alcune volte per legato o per richiesta dei devoti o per altre cause pubbliche, ma ben di rado.

    Nella domenica delle Palme si benedice e di distribuiscono i rami d’olivo.

    Nei giorni nei quali cadono le feste dei Santi a cui è dedicato l’altare in questa Chiesa le funzioni si eseguiscono delle rispettive cappelle, salvo la benedizione col Santissimo che si comparte sempre dall’Altare Maggiore.

    Nei giorni della festa del S. Cuore di Maria, del S.S.Rosario,del Bambino il parroco percepisce dalla fabbriceria lire due e mezzo per ciascun giorno.

    In tutte le feste dei titolari e dei rispettivi oratori la elemosina tanto della messa come della benedizione col S.S. Sacramento consiste in tutto in lire tre e altre come si dice all’ opportuno luogo.

    Finantamente nei giorni di S. Bernardino di S. Lucia e di Santa Marta si canta la messa e si da la benedizione col Santissimo ad istanza della confraternita.

    Si porta il S. Viatico agli Infermi coll’ombrello e sempre colle torcie accese, oltre alle candele somministrate dalla Chiesa che si portano da tutti le persone che lo accompagnano.

    Dopo il vangelo si fa la spiegazione del medesimo sul pulpito in tutte le domeniche e solennità dell’ anno.

    In tutte le sere delle feste si pratica la dottrina cristiana prima dei vesperi con gran danno del popolo che non ha il tempo di intervenirci, e questo tempo l’avrebbe se la Dottrina si facesse dopo il vespero come si praticava anticamente.

    In tutta la Quaresima poi in ogni giorno il Parroco con altri del Clero insegna ai ragazzi la dottrina cristiana. Si fanno in questa Parrocchia le S. Quarant’Ore che incominciano nella domenica di quinquagesima ed hanno fine nel martedì seguenti a mezzodì.

    Si seguiscono secondo le prescrizioni del Sinodo si fanno due discorsi e talvolta anche tre analoghi nella restituzione del S.S. Sacramento e si fanno alla sera prima dell’ adorazione.Il tutto è a carico della fabbriceria sul banco dei Morti.

    Non vi sono quaresimali attualmente solo si è introdotto di fare due o tre prediche nella Novena dell’ Immacolata per la preparare i confratelli alla confessione.

    L’orario per le sacre funzioni alla mattina tanto nell’ inverno che nell’ estate è alle ore 10 alla sera si incomincia alle due e mezzo d’inverno, ed alle tre d’estate.

    Nel giovedì Santo poi per antica consuetudine nella sera si va processionalmente per la visita al Santo Sepolcro alla Chiesa arcipreturale di San Giorgio di Valduggia il tutto si fa con ordine decoro.Altra Processione si pratica nella feria seconda di Pentecoste e si va all’ inizio dell’ abitato d’Invozio per antica consuetudine e si cantano gli UfficI ? di M.V. colla recita del S.S.Rosario.

    Nel giorno di S. Croce si fa una processione al V. Oratorio di Oraldo e per la Messa che ivi si canta in adempimento del legato Visca lire 3 e soldi sedici compreso l’emolumento per la Benedizione.

    Non si può conoscere quando la suddetta processione abbia avuto origine e non da ab immemorabili.

    Si praticano poi le processioni prescritte dalle rogazioni secondo il rito della Chiesa.

    17 Non vi sono conventi né monasteri esistenti nè soppressi in questa Parrocchia.

    Io Giovanni Rafagnotti Parroco di Santa Maria d’Invozio confermo quanto ho sopra riferito con mio giuramento “ tacto pectore”.