Il
numero della popolazione ascende a 583 componenti famiglie 132. Gli
ammessi alla comunione sono 527 I cresimanti sono 521 L’ultima volta che fu
amministrata la Sacra cresima in questa Parrocchia fu nei giorni 6 e
7 maggio 1849 .
Stato materiale
1.Il titolo della Parrocchia di S. Maria Assunta in cielo e San
Pietro Martire, fu smembrata da quella di San Giorgio di Valduggia
ed eretta in nuova Parrocchia nell’ anno 1697, 8 settembre. E’
di libera collazione. L’anno della sua costruzione non si sa di
preciso, ma venne riscostruita ed ampliata appena dopo la sua
separazione dalla Chiesa Matrice.
La festa titolare si celebra nel giorno 15 agosto, ed in tal giorno
viene a celebrare per diritto l’Arciprete di Valduggia.E’
stata consacrata dal Vescovo Balbis Bertone e se ne fa l’anniversario
il giorno 16 di agosto.
La
detta chiesa Parrocchiale è situata sulle rive del torrente
Strona, guarda verso l’oriente.
La
forma è di una sola navata, il pavimento lastricato, è
creduta una tra le migliori Chiese della Valsesia, capace, compreso
il coro di 2000 persone; di poco tempo rimodernata nell’
interno. E’ separata da qualunque altro edificio e non soffre
umidità;né è soggetta ad alcuna servitù.Il
terreno che la circonda per due terzi è di proprietà
della prebenda parrocchiale, ed è anche sufficientemente
riparata, avendo tutte le finestre colle loro invetriate, le
inferiore anche le inferriate. I banchi sono tutti comuni in tutta
l’estensione del tempio e non impediscono l’ esercizio
delle funzioni delle sacre funzioni. Nella suddetta Chiesa havvi
pure il coro ben fatto e di sufficiente capacità con
tutte le sedie sia pel Clero sia per i laici che intervengono alle
sacre funzioni. La sacristia è di forma quadrata, di poco
costruita , in essa vi sono capaci e ben sicuri armardi per
custodire i sacri arredi. Vi è il crocifisso con altre
immagini, la tabella sopra i genuflettori per la preparazione alla S
Messa nonche la tabella in cui vi è descritto il numero dei
legati e Benefizi.In questa chiesa oltre l’altare Maggiore in
marmo sotto il titolo di M.V. Assunta , vi sono i seguenti: 1 Altare
del S Rosario, parte di pietra e parte di marmo, col simulacro di
Maria S; 2 quello di San Giovanni Battista fatto di stucco in grande
quadro sopra la mensa rappresentante il Precursore e l’Angelo
Custode e questi due altari sono posti al lato destro della Chiesa,
dal lato sinistro: 1 l’altare di Santa Marta tutto di marmo
con un ancona dipinta a fresco, rappresentante la deposizione dalla
Croce di N.S.G.C; 2 quello del
Bambino
Gesù, di stucco con nicchia sopra l’altare ove si venera
la statua del medesimo Bambino riccamente vestita; 3 l’altare
di San Giuseppe pure di stucco con ancona rappresentate
il medesimo santo. Quest’ultimo è di giuspatronato
della famiglia Boccione d’Invozio.Nessuno di questa altari è
consacrato, ad eccezione dell’ altare maggiore, hanno tutti la
pietra sacra la quale si conserva in buono stato col sepolcrino delle
reliquie ben sigillato ed intatto. Il S.S. si trova all’
altare maggiore, ed il tabernacolo è fodrato di seta bianca.
L’olio per la lampada spetta alla Fabbriceria.
Nel
distretto di questa Parrocchia vi sono i seguenti oratori : 1 due
Oratori a Romagnasco, il primo sotto il titolo di Sant’Antonio
Abbate di metri 14 di lunghezza e metri 5 di larghezza, il secondo
sotto Invocazione della Beata Vergine delle Grazie di lunghezza
metri 7 di larghezza idem, entrambi in ottimo stato, provisti
sufficientemente per il servizio sacro, dal reddito di lire 500 di
Milano; 2 l’Oratorio di Orcarale sotto il titolo della
B.V.della Neve di lunghezza metri 11 e di larghezza metri 5 dal
reddito di lire 30 in buono stato formato del necessario per il
servizio al sacro ministero;3 l’Oratorio di Orlunghetto sotto
il titolo di San Giulio di lunghezza metri 9 di larghezza metri
5, del reddito di lire 100, in buono stato fornito dal necessario
come sopra; 4 l’Oratorio di Camo dedicato a San Matteo di
lunghezza metri 10 di lunghezza 6, del reddito di lire 20, in buono
stato e provvisto come sopra; 5 l’Oratorio di Sella dedicato a
S Francesco d’Assisi di lunghezza metri 12 di larghezza metri
7 che si protende su territorio della parrocchia di Cellio e si
amministra da due fabbricieri uno scelto dalla Parrocchia di
S.Maria e l’altro dalla parrocchia di Cellio e rendono i
conti ad ambedue i rispettivi Parroci; l’Oratorio è in
buono stato ed ha il necessario pel disimpegno delle sacri funzioni
; 6. quello di Fronto sotto la giurisdizione esclusiva del parroco
di Zuccaro comune solamente pell’ uso delli Sacramenti.7;
l’Oratorio di Cerchiera sotto l’invocazione dei San
Grato, di lunghezza metri 9, di larghezza metri 8, dal reddito di
lire 4; in stato mediocre, avente solo il necessario per il
Sacrifizio della messa. 8; l’Oratorio di Orpiattino sotto il
titolo dell’ Annunciazione di M.V. sotto la giurisdizione
del Parroco di Zuccaro, comune solo per l’uso dei
Sacramenti.9; l’ oratorio d’Oraldo superiore dedicato a
San Rocco, di lunghezza metri 10, di larghezza metri 6, del reddito
di lire 40 circa, in ottimo stato, fornito dell’occorrente per
sacro ministero, comune per l’uso dei sacramenti col Parroco
di Zuccaro, ma sotto la giurisdizione del Parroco di S.Maria
d’Invozio. I menzionati Oratori vengono amministrati da una
fabbriceria esistente nello istesso luogo, loro gli fanno gli
opportuni ristauri e non vanno in rovina.
Le funzioni dei detti oratori sono le feste dei rispettivi
titolari e la Parrocchiale non ritrae alcun vantaggio.In questi
oratori non si conserva il Santissimo Sacramento. Eccettuato i giorni
dei loro titolari, dietro vescovile permesso.Inoltre nel
distretto di questa Parrocchia esistono le cappelle seguenti:1 dell’
Addolorata in stato mediocre, propria della famiglia Bocciolone
d’Invozio, 2 di San Rocco in mediocre stato, 3 la cappella alla
cascina d’ Otro? dedicata a Maria Vergine di Loreto,
assai rovinata; 4 quella di Camo sulla strada che tende alla Sella
avendo bisogno di coperto a tegolo, 5 finalmente la Cappella di
Praveri avente a titolare l’Immacolata Concezione in ottimo
stato.
6.La
casa parrocchiale si trova in uno stato discreto ed è
composta di otto camere, cioè 6 superiori e due inferiori,
con portico a ponente, loggia e cortile.La manutenzione di detta casa
spetta alla Chiesa né si trova aggravata da alcuna servitù.
L’archivio parrocchiale si trova nella Sacristia, è ben
chiuso non soggetto ad umidità. La chiave è presso la
fabbriceria; le carte sono regolarizzate e si sono prese le
iscrizioni nei casi richiesti.
7.I rispettivi inventari i tanto della Parrocchiale come dei
ciascuno degli oratori saranno dati a tenore del presente articolo.
8.
Nella chiesa parrocchiale si trovano due grandi confessionari
medesimi , in buono stato, situati appena dietro la porta maggiore,
l’uno a destra e l’altro a sinistra; sono in un luogo
comodo ed esposto, hanno la crata colla tela per confessare le donne
nella Cappella di San Giovanni trovasi un altro mezzo pure colla
loro crata e tela in tutti vi è al di dentro la tabella dei
casi riservati ed al di fuori l’immagine del Crocifisso.Nella
sacristia havvi un altro luogo appunto per accettare le confessioni
degli uomini.
9.La
Chiesa Parrocchiale e tutte le Chiese degli oratori hanno il
campanile o il semi campanile, in quello della Parrocchiale sono
quattro le campane, quelli di Romagnasco ne hanno due per ciascuno,
quello di Sella altre due, gli altri tutti una sola.Non si sa da chi
siano state benedette, sebbene sia certo che lo sieno state.Le
campane si suonano dai rispettivi custodi. Nella Parrocchiale,e
qualche volta in alcuno degli oratori si danno i segni dell’
Ave Maria, mattina, mezzogiorno e sera col segno del de profundis .
Non si da il segno nei venerdì in memoria della passione di
N.S.G. Si suona festivamente nell’ accompagnamento del S
viatico tanto nella parrocchiale da cui si parte quanto nella
frazione in cui trovasi l’infermo. Si da il segno degli
agonizzanti quando la morte succede di giorno, e succedente di
notte, si da al mattino, dopo il segno dell’Ave Maria. Della
sepoltura se il funerale è solenne si sonano tre campane in
piedi , o se è semplice si sonano tre campane però alla
distesa.
Nei funerali di stola bianca havvi nessuna distinzione. Il campanile
è ben chiuso e ne tengono le chiavi dai rispettivi custodi.
10.Il cimitero è prossimo alla Chiesa Parrocchiale alla
distanza di metri 50 incirca e trovasi in un fondo aratorio di
ragione alla suddetta Chiesa, è sufficientemente grande per
tutta la popolazione, è chiuso con chiave e vi sono fatte le
divisioni prescritte, vi è piantata in mezzo la croce, è
tenuto con mondezza e venne benedetto dal Rev.do Sig. Sacerdote Don
Antonio Ottini, rettore di Prato, delegato da S.E. il Cardinale
Morozzo Vi è l’uso di accompagnarvi tutti i defunti al
cimitero.
Nella Chiesa parrocchiale vi è il sepolcro per i reverendi
parroci ed i sacerdoti fin ora non hanno apposita sepoltura.Nella
Chiesa parrocchiale avvi inoltre una sepoltura di giuspatronato della
famiglia Boccione d’Invozio la quale dopo la costruzione del
cimitero si è fatto suggellare acciò non si possa
tumulare più alcun cadavere.
11 L’olio degli infermi si custodisce in apposito armadio
foderato di seta di color violaceo che esiste al lato dell’
epistola nel coro. Il vasetto dell’ olio è d’argento
con astuccio pare di cuoio e l’altro di ottone. La borsa una è
di color violaceo e l’altra verde. L’olio dei catecumeni
ed il crisma si custodisce in due vasetti d’argento con il loro
astuccio di cuoio e si tiene nel battistero.Le chiavi dei medesimi
stanno presso il parroco. Nella sacrestia vi è il sacrario a
muro dietro della porta entro nel muro e va finire sotto terra.Il
battistero si trova in fondo della Chiesa a sinistra nell’
entrarvi, è ben chiuso coperto d’un drappo di tela di
lino e provveduto di tutti gli oggetti necessari per
l’amministrazione del battesimo. Nella Chiesa parrocchiale e
negli oratori non vi sono quadri, statue, pitture indecenti o
superstizione come neppure rappresentanti oggetti che ripugnano alla
Scrittura alla tradizione.
12 Nella Sacrestia della chiesa parrocchiale in un armadio posto
nel muro a mano destra trovasi riposte tutte le reliquie, cioè
… omissis…
Le
indulgenze poi concesse in questa chiesa parrocchiale oltre quella
della confraternita de disciplinanti di S Marta, quella del Santo
Rosario e della dottrina Cristiana; vi sono quella del S.S. Nome di
Gesù della congregazione del Sacro Cuore di Gesù
congiunta colla compagnia del S.S. Sacramento quella della
congregazioni del Sacro cuore di Maria congiunta colla compagnia del
S.S. Rosario.Più vi sono due altre indulgenze plenarie
particolari concesse a questa Chiesa Parrocchiale la prima nella
domenica quarta di settembre, giorno in cui si suole solennizzare la
festa del Sacro Cuore di Maria S.S., la seconda nella domenica di
Pentecoste, a tenore di una breve Apostolica 11 aprile 1782 E
finalmente quella della via Crucis nella Chiesa ed intorno alla
medesima. Delle quali indulgenze si conservano nell’ archivio
i loro rispettivi documenti.
Negli oratori non havvi alcuna particolare indulgenza.
13.Tanto nella Chiesa parrocchiale come nei rispettivi oratori vi è
una fabbriceria formalmente istituita, i fabbricieri vengono eletti
dietro le seguenti regole di antica consuetudine si forma un ruolo
di persone probe e possidenti e sei di questi si da il voto dai capi
di casa a scrutinio segreto sotta la presidenza del parroco ed i
soggetti su cui cadono maggiori voti restato eletti fabbricieri in
numero di due, oltre il Parroco, fabbriciere nato, ed uno di cui
viene designato tesoriere.Queste regole vennero fatte osservare
senza variazioni.Il Comune non ha alcuna ingerenza. I Conti si
danno ogni qualvolta si rinnovano i fabbricieri ed in altri tempi a
richiesta del parroco. Attualmente per quanto il Parroco può
sapere, si opera il tutto con regolarità ed a maggior
vantaggio della Chiesa.
Essendovi consuetudine per il passato di rinnovarli di rado, si
passò al prescritto di rinnovarli ogni due anni.
Ai beni della parrocchiale sono annessi i seguenti pesi: cioè
la manutenzione della Chiesa e casa parrocchiale, lo stipendio dell’
organista e dei custodi, lo stipendio di lire quattrocento e
cinquanta al M.Rev Sac Don Fedele Mazzola colla obbligazione delle
presenza della messa prima in ogni festa dell’ anno e di
applicazione di dieci messe solamente in discarico ai legati della
confraternita . Le spese per le funzioni solenni della festa del
Sacro Cuore di Maria e per qualche supplicamento e quella del
Bambino Gesù.Le spese pel panigerista nella festa suddetta
del sacro Cuore di Maria.Non calcolate le spese di manutenzioni e di
riparazioni le spese soprainidacate ammontano a lire 900 circa di
Milano.
Inoltre la fabbriceria parrocchiale paga annualmente in una sol
volta al parroco lire settanta per l’adempimento dei legati
parrocchiali. Più lire ventisei che si danno a parte al
medesimo parroco nello stesso giorno in cui si soddisfano altri
legati.
Ai beni del V. Oratorio di Sant’Antonio Abate di Romagnasco
oltre i pesi di sua manutenzione è annesso l’obbligo
delle spese per la festa titolare e per la celebrazioni delle Messe
in discarico del legato di Antonio Rosa e per altra messa in canto il
giorno 5 febbraio in adempimento del legato Piana, con altra messa in
canto nel primo giorno di maggio in adempimento di altro legato
Piana oltre quello pesi di festa di questo secondo oratorio il
giorno 8 settembre cioè la Natività di M.V.
Il V. Oratorio di Orcarale oltre le spese di manutenzione e
ripartizioni ha il solo peso per la celebrazione della festa
titolare.
Il V. Oratorio di Camo oltre il peso di manutenzione e le spese
inerente alla celebrazioni della festa titolare, ha pure l’obbligo
di fare celebrare in tutte le feste in tutte le feste soppresse per
quanto sarà possibile altrettante messe private dando lire
due nuove di Piemonte per ciascuna.
Ai beni del venerando di Orloghetto sotto l’invocazioni di S.
Giulio oltre il peso della sua manutenzione è annesso quello
delle celebrazioni della festa titolare e di una messa in canto in
adempimento di legato disposto come dicesi da un certo Visca di cui
però non trovasi documento alcuno. Più altra messa
privata in adempimento del legato Rasario.
I beni del venerando Oratorio di Cerchiera non vi è altro
peso se non quella la della sua manutenzione e della celebrazione
della festa titolare.
I beni del V. Oratorio di Oraldo sono annessi oltre la sua
manutenzione e riparazione il peso della celebrazione della festa
titolare. La messa è in adempimento del legato disposto da fu
Giuseppe Visca.
Si fa osservare che nelle funzioni dei rispettivi titolari degli
Oratori al Sig. Parroco si contribuiscono solo lire tre e soldi
sedici di Milano con l’obbligo di cantare la messa ed il
vespero e dare la Benedizione al Venerabile e quando quest’
ultima non si impartisce si diminuiscono soldi venti.
Si dichiara per quanto spetta ed appartiene al Parroco che tutti i
pesi inerenti ai summenzionati oratori vennero fin ora adempiuti.
Non
si sono liti vertenti precedentemente nella parrocchia.
14 Oltre il Beneficio parrocchiale due sono i benefici
ecclesiastici, una cappellania laicale col legato Scolari in questa
parrocchia in questa parrocchia eretti.
1.Il beneficio fondato dal fu Sig. Don Giorgio Mazza sotto il titolo
di S Giorgio, eretto all’ altare di S. Rosario e di S. Marta
in questa chiesa come vedesi dall’ istromento di erezione 1657
21 agosto rogato Giuliani, posseduto dal M.Rev. Sac. Don Giovanni
Battista Bocciolone, del reddito anno attualmente di lire 95
all’incirca, con messe n. 4 per ogni settimana e coll’
obbligo di servizio in comodo della V. Confraternita di S Marta.
Sino all’anno 1852 venne adempiuto dal beneficiato
medesimo.Negli anni poi 1853-1854-1855 venne adempiuto dal Rev. Don
Alessandro Nobili, nei due anni susseguenti rimase inadempiuto.
Incominciando il 1858 sino al giorno d’oggi venne adempiuto
dal Molto Rev. Sac. Professore Mazzola, supplite le messe arretrate
dei due passati anni. Si fa osservare che per rescritto Pontificio
di riduzione le mese dell’ espresso benefizi che erano quattro
per ogni settimana, vennero ridotte al n. di cinquanta festivo
solamente.
2 Il beneficio Rasario sotto il titolo di Santa Croce in Oraldo
eretto all’ altare dello stesso nome, come da testamento 1696,
posseduto dal Molto Rev. Sac. Don Antonio Ottini d’Invozio
attualmente Parroco di Prato coll’ obbligo di celebra ad ratam
reditus.Presentemente si celebra solamente la messa festiva in tutto
l’anno. Dai redditi annui si è formato un vistoso fondo
di cassa, il quale si tiene dall’ attuale amministratore Don
Giovanni Battista Boccioloni. Questi ad istanza dei terrieri di
Oraldo vorrebbe conservarlo per ogni evento e far poi in avvenire
tante annue messe festive a pro del popolo, seguita la morte del
Molto Rev. Antonio Ottini già ora avanzato in età,
presa questo riguardo in considerazione la sorte infelice che
toccherebbe al beneficio di esser incamerato dalla Casa
ecclesiastica.
3 Nei Venerandi oratori di Romagnasco vi è eretta una
cappellania laicale del fu Antonio Rosa per testamento 20 aprile
1660 rogato Casarolo, d’annuo reddito di lire 450 di Milano col
peso di far la scuola ai figlioli del luogo e di confessar, di
messe n. 38 di legati e di 118 di devo-zioni, giusta decreto di
riduzioni.
Presentemente il Molto Rev. Sac. Bocciolone celebra le messe in ogni
giorno festivo coll’ applicazione dei trentotto legati
solamente e ne riceve dai fabbricieri di detti oratori lire 312 di
Milano.
4. Altro beneficio laicale fondato dal fu M. Rev. Sac. Bocciolone
coll’obbligo di celebrazione n. 3 messe alla settimana e di
fare la scuola ai figli delle due Parrocchie di Santa Maria
d’Invozio e di San Giorgio di Valduggia, d’annuo reddito
di lire di Milano 714.Questo Benefizio viene adempiuto dal Sac.
Giovanni Battista Bocciolone d’Orcarale.
Altra cappellania laicale eretta nell’ Oratorio di San
Martino e Francesco di Sella di Camo costituita dal fu Giuseppe
Scolari come da testamento 1682 1l 8bre rogato Rizio posseduto ed
amministrato dalla Fabbrica dello stesso Oratorio, d’annuo
reddito di lire 400 incirca coll’
obbligo di far celebrare otto messe in ciascun mese ed almeno la
terza parte nei giorni festivi di ciascun mese di tutto l’anno,
e le altre due terze parti in altri giorni feriali. Di questo legato
si conosce l’adempimento solamente dall’ anno 1811 in
avanti, avendo il Sig. Lorenzo Scolari fatto smarrire l’antico
libro mastro in tempo del suo maneggio.
Oltre ai su espressi benefizi vi sono pure in Parrocchia i seguenti
legati.
1 Legato d’una messa in canto ed altra privata da celebrarsi
entro l’ottava di San Francesco d’Assisisi lasciata da fu
Rev. D.Bartolomeo Pennotti come da istromento rogato Perdomi 1482 2
febbr.
Li
soddisfa da Parroco stesso per elemosina lire 6 di Milano.
Adempiuto.
2 Legato ridotto dalla S. Congregazione di Roma sotto Mons. Tornielli
Vescovo di Novara come da decreto conservato nell’ archivio
parrocchiale del 1699 ad ratam redditus ed a venti soldi imperiali
per caduna messa lasciato dal fu Giovanni Baruzzio? d’Invozio
per istromento rogato Cadella 1455 18 aprile fondato nel campo
detto dal Baruzi Adempiuto.
3 Legato come sopra ridotto a messe cinque private eretto all’
altare di San Giuseppe, lasciato dal fu Giacomo Bocciolone d’Invozio
per testamento rogato 1588 22 giugno fondato sopra un prato a Praveri
detto il prato del Medico. –Adempiuto.
4 Legato ridotto come sopra ad una Messa privata lasciata dal fu
Don Giovanni Maria Bocciolone di Romagnasco Parroco di Rastiglione,
come da suo testamento I 8bre 1562 fondato sopra una pezza di terra
campo che dicesi alla Sella di Romagnasco. Adempiuto.
5 Legato ridotto a Messe sei private lasciate dal Prete Lorenzo
Penotti di Santa Maria come da suo testamento 4 gennaio 1611,
rogato Gentile, fondato sopra una pezza di terra, detta il vignolo.
Adempiuto.
6 Legato di messe tre cantate con officio da morto di un notturno,
lasciato dal fu Andrea Rasario d’Invozio con suo testamento 3
aprile 1629 rogato Mazza, fondato su di due prose ritenuto avanti la
Chiesa e possedute dal parroco. Adempiuto.
7 Legato di due messe feriali lasciate dalla fu Maria Violina d’Arva
come da suo testamento rogato Alberganti 10 giungo 1644.Adempiuto.
8 Legato di quattro messe private, lasciata dal fu Giambattista Polo
d’ Orpiattino , come da testamento 17 luglio 1679, rogato
Gentile, fondato sopra una pezza di terra campo, detta alla Pianella
d’Orpiattino.Il prescritto legato è inadempiuto dall’
anno 1837.Avvisato più volte l’erede a voler prestarsi
al pagamento da medesimo sempre si rifiutò.Adempiuto in parte.
9 Legato di 4 messe private e due in canto con officio ed esequie
lasciato dalla fu Anna d’Orcha d’Invozio, con suo
testamento 16 11bre 1681 rogato Gentile. Adempiuto.
10 Legato d’una messa privata lasciata dalla fu Anna Rasario
d’Invozio con suo testamento 16 aprile 1674 rogato Arrivotti
.Adempiuto.
11 Legato d’una messa in canto pel fu Giuseppe Guarnerio con
due altre messe private da celebrarsi dal Cappellano della
confraternita di Santa Marta, ordinato dal suddetto nell’ anno
1684 18 giugno mediante lire 100 imperiali ricevuti dalla stessa
confraternita.Adempiuto.
12 Legato di messe 6 private all’ altare di San Giuseppe,
lasciate dal fu Antonio Bocciolone con suo testamento rogato gentile
27 7bre 1693 e fondato opra il prato del Ponto, cosi detto nel
luogo d’Invozio il quale si provvide dalla chiesa
parrocchiale. Lo fa soddisfare la medesima coi fitti del medesimo.
Adempiuto.
13 Legato d’una messa privata lasciato dal fu Giorgio
Bertolini di Cerchiera con suo codicillo 27 luglio 1698 rogato
Massara, si soddisfa dalla confraternita di Santa Marta avendo essa
ricevuta la somma di lire 50 imperiali.Adempiuto.
14 Legato di una messa letta, lasciato dalla fu Margherita Leone
da celebrarsi li 20 luglio festa di Santa Margherita coll’
obbligo preci? di trentasei tre volte alla settimana dal Parroco
la terza parte del S.S. Rosario, domenica, mercoledì e venerdì
applicando per la medesima una parte di esso, avendo lasciato lire
20 imperiali per la messa privata e 300 per il rosario nella
Chiesa.Adempiuto.
15
Legato di una messa in canto con un officio ed esequie coll’
assistenza di altri due sacerdoti che celebrano anch’ essi la
Santa Messa,lasciato dal fu M.Rev. Don Federico Gentile di Santa
Maria d’Invozio con suo testamento 12 febbraio 1725 rogato
Tarlotti e fondato sopra un pezzo di terra gerbido, ora coltivato
situato in vicinanza della chiesa Parrocchiale ed altra pezza di
piccol prato contiguo al giardino parrocchiale. Adempiuto.
16 Legato di messe tre due cantate con officio fu lasciato dal M.
Rev. D.Milono Parroco di questa Parrocchia come da suo testamento 7
marzo 1698 rogato Gentile e fondato sul giardino parrocchiale.
Adempiuto.
17 Legato di messe all’altare del S.S. Rosario n. 6 private
lasciate dal fu Maria Tinivella con suo testamento 2 giugno 1689
rogato Mongini. Questo legato infra si soddisfa dalla Chiesa
Parrocchiale siccome erede universale detto testamento. Le dette
messe si devono celebrare da requiem. Adempiuto.
18 Legato di due messe in canto con officio da morto ed esequie, da
celebrarsi all’ altare del S.S Rosario, lasciato dalla fu Lucia
Parrucchini con suo testamento 15 9bre. Ricevuto Gentile e fondato
sopra un corpo di casa, consistente in sei stanze e denominata la
casa del Barbetta. La Chiesa venne chiamata ad esservi erede
universale dell’ eredità Parracchini. Adempiuto.
19
Legato di tre messe in canto all’ altare del S.S. Rosario
lasciato dal fu Francesco Maria Vecchio d’Invozio, costituendo
erede universale dell’ altare medesimo coll’ obbligo
ingiunto di adempiere il prescritto peso . La chiesa parrocchiale si
trova al possesso dell’ eredità e fa adempire il
legato. Adempiuto.
20.Legato d’una messa cantata colle esequie all’ altare
del S.S. Rosario da celebrarsi il 30 gennaio , lasciato dalla fu
Maria Domenica Rasario con suo testamento 21 xbre 1745 rogato
Gentile.Per l’adempimento del detto legato la società
del S.S. Rosario riceve lire 100 imperiali. Adempiuto.
21. Legato di 12 messe annue cioè una per ogni mese cantata
con officio ed esequie all’ altare della Vergine del S.S.
Rosario, con altre messe private ad ratam, lasciate dal fu Andrea
Rasario con suo testamento 5 aprile 1679 rogato Mazza, fondato
sopra diversi fondi situati sul territorio d’Invozio
denominato alli Prosetti avanti la chiesa Parrocchiale al
Sacdalfo? alla Zuncha altri due capitali di lire 300 il primo ed
il secondo lire 200 di Milano. Detti beni sono aggravati inoltre
dall’ annua prestazione di un mezzo staio di panico alla carità
di S. Spirito. Adempiuto.
22 Legato di cantare mensilmente ed in una domenica dell’ anno
le litanie Lauretane all’ Ossario dei Morti, lasciato dal fu
Carlo Giuseppe Sesono d’Invozio con suo codicillo 25 agosto
1712 rogato Ottono e fondato sopra un pezzo di terra prato posto nel
territorio d’ Invozio denominato il prato delle litanie.
Adempiuto.
23 Legato di messe 5 cantate con due uffici da morto nei giorni 18
aprile 28 id, 27 giugno, 3 agosto 2 8bre, parte all’ altare
di S Giovanni e parte all’ altare maggiore, lasciata dalla fu
Giacomina Piana di Massiola con suo testamento 14 aprile 1786 rogato
Rivaroli, fondato sopra due pezze di terra campo limiato e vignato
situato a Grignasco, regione Montanino ed alla Gatta ed anche al
Carlono. Adempiuto.
24
Legato di una messa cantata con officio ed esequie lasciato dal Molto
Rev. Parroco Lazzaroni di S.Maria d’Invozio, da celebrarsi
alle 29 gennaio giorno del suo anniversario ed ordinato con suo
testamento 28 gennaio 1783 rogato Ottone. Questo legato è
soddisfatto dalla Chiesa Parrocchiale, avendo ricevuto lire 200
imperiali come da scrittura ed accettazione canonica che si
conservano all’Archivio. Adempiuto.
25 Legato di una Messa solenne alli 19 marzo nella cappella di San
Giuseppe nella Chiesa Parrocchiale dal Rev. Prevosto di Borgosesia
Mattia Bocciolone con suo testamento delli 4 giugno 1782 rogato Zoia
ed altro testamento di Francesco Rasario esecutore testamentario del
21 luglio 1785, fondato sopra una pezza di terra campo vignato
regione alli Pradoni ? in territorio di Orcarale. Adempiuto.
26 Legato di una messa cantata con ufficiatura dei Morti ed esequie
alli 11 gennaio lasciate dal fu Francesco Rasario detto il Cappuccino
di Pravero con suo testamento 21 luglio 1785 rogato Ottone. Questo
legato viene fatto adempiere dalla Chiesa Parrocchiale che ricevè
lire 1400 imperiali dal detto Rasario sborsato in tanto oro ed
argento. Adempiuto.
27 Legato dal Rev. Don Giovanni Battista Bocciolone d’Invozio
d’una messa cantata con officio ed esequie alli 16 luglio,
ordinato dal suo testamento 20 xbre 1781, rogato Rivaroli e fondato
sopra una pezza di terra prato e campo annesso in territorio di
Pravero regione alla Francina come da istromento 26 luglio rogato
Ottone ed accettazione canonica 7 7bre 1788 rogato Ottone.
Adempiuto.
28 Legato d’una messa cantata con officio ed esequie lasciato
dalla vedova di Francesco Rasario, Maddalena Sesone e per essa da
Luigi Rasario suo nipote con istromento 26 febbraio 1789 rogato
Rivaroli e fondato sopra una pezza di terra campo situato nel luogo
d’Invozio ove dicesi alla Riana? Come pure sopra altro pezzo
di terra contiguo detto il canepale ? di Praveri e si celebra nel
giorno 22 luglio suo anniversario. Adempiuto.
29 Legato d’una messa cantata con officio ed esequie alli 15
maggio lasciato dal fu Antonio Giuseppe Costantino d’Orpiattino
con testamento 11 maggio 1796 rogato Ottone e fondato
sopra una pezza di terra campo in territorio di Romagnasco ove
dicesi il campo della Cremosina il fondo del detto legato e trovasi
attualmente in mano degli eredi. Adempiuto.
30 Legato del Molto Rev. Parroco Antonio Vasini di tre messe in canto
con officio ed esequie come da testamento 28 marzo 1810, e si
adempie dal parroco coi proventi del campo d’Ara sin ora
parte della Prebenda. Adempiuto.
31
Legato del Molto Rev. suddetto Vasini di altre tre messe in canto con
officio ed esequie, cioè due li 8 maggio e 29 7bre all’
altare maggiore e due cioè il venerdì dopo la domenica
di Passione e nella terza domenica di settembre, da cantarsi all’
altare di S Marta a spese della Chiesa Parrocchiale avendo ricevuto
lire 350 imperiali. Adempiuto.
32(cancellato)La numerazione non è pero stata corretta.
33 Legato di Carlo Bocciolone di Lebbia d’una messa cantata
con officio ed esequie da celebrarsi dal parroco nel giorno 4
novembre d’ogni anno, coll’ intervento di sei Sacerdoti
fondato sopra un prato nel territorio di Lebbia che possiede la
Chiesa. Adempiuto.
34 Legato lasciato dal fu Carlo Giuseppe Sesono fu Giuseppe d’
Invozio di recitare le litanie Lauretane nell’ ossario,
fondato sopra un piccolo prato nel territorio d’Invozio
denominato prato delle Litanie. Adempiuto.
35(cancellato)La numerazione non è pero stata corretta.
36 Legato del fu Francesco di Camo di lire 125 di Piemonte nuove per
la Messa, vespri e Benedizione nel giorno di San Francesco d’Assisi
nell’ Oratorio di Sella, la quale somma senza vescovile
autorizzazione venne impiegata dal Molto Rev. Nobili nella compera
d’un fondo sito in Arlezze il quale presentemente ritiene il
fondo con titolo di affitto. Adempiuto.
37 Legato di Giacomo Francione fu Lorenzo di Camo il quale con
testamento 1842 20 luglio lasciò al V. oratorio di Camo lire
480 di Milano col peso at detto Oratorio che colle due terze parti
del reddito annuo di detti capitale debba far celebrare
tante messe per quanto è possibile nelle feste soppresse.
Adempiuto in parte.
38 Legato di Giacomo Francione suddetto di Camo il quale con
testamento come sopra lasciò alla Chiesa parrocchiale di S
Maria d’Invozio lire 200 di Piemonte col peso di celebrare due
messe in canto con officio ed esequie la prima nel giorno
anniversario della morte della sua moglie Teresa. Adempiuto.
36 Legato di Margherita Mazzola della Folla superiore la quale lasciò
alla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria d’Invozio un campo
aratorio nel luogo d’Invozio ove dicesi al Cereto col peso di
far celebrare ogni anno una messa in canto con ufficio il giorno 11
di Novembre ed altra Messa privata entro l’ottava di San
Martino. Adempiuto.
37 Legato del Molto Rev. Sac. Giovanni Battista Bocciolone di una
messa in canto con invito oltre il Parroco di altro Sacerdote con
officio ed esequie nel giovedì dopo la domenica di
sessagesima come da istromento di transazione tra esso ed il
procuratore generale della Parrocchia seguita nel 1856 xbre rogato
Gaetano Negri. Adempiuto.
38
Legato del Molto Rev. Parroco Alessandro Nobili di due messe in
canto con officio in ogni mese dell’ anno oltre due altre messe
cantate con ufficio nel giorno anniversario della sua morte e della
sua sorella Veronica. Gli eredi non hanno ancora sborsato alla Chiesa
lire 2000 mille lasciate a questo fine né l’hanno fatto
da se medesimi fatto adempiere.
In
questa parrocchia esiste un opera pia a vantaggio dei poveri con
testamento 29 marzo 1810 rogato Rivaroli, lasciata dal M. Rev.Don
Parroco Vasini.Il testamento ha chiamato il parroco presidente
dell’amministrazione dell’ opera Pia menzionata, ma ora,
stante le nuove leggi civili copre questa carica il Sig. Sindaco del
Comune nominato dal Regio Intendente del Circondario Valsesiano. Il
parroco presentaneo non ha fin ora giammai potuto dar visione
alla gestione dell’ opera pia.In ogni anno però si fa
la distribuzione del grano ai poveri.
Vi è pure il cosi detto lascito di Santo Spirito composto da
più legati.In ogni anno dal reddito degli stessi legati si fa
il pane da benedire alla vigilia di Pentecoste e si distribuisce a
tutti quelli della parrocchia senza distinzione.La detta carità
venne ora riunita alla congregazione locale di carità del
Comune di Valduggia dietro ordine dell’ Intendente di Varallo.
Non
godono i parrocchiani di Santa Maria del beneficio di veruno
Ospedalo e di altra pubblica beneficenza.
15 I proventi così detti di stola sommano annualmente a lire
200 di Milano incirca.
L’elemosina
per la messa cantata è di soldi 40 con soldi 8 per l’officio.
Quando havvi l’intervento del V.Clero il parroco ha lo stesso
emolumento.Se vi sono gli apparati ed un sol notturno il parroco ha
lire due e soldi diciotto, se con tre notturni lire tre e soldi otto
sempre di Milano.Nei funerali di stola bianca coll’ obbligo di
somministrarvi la cera, il Parroco riceve lire tre e soldi cinque e
mezzo ; soldi 40 di più se nello stesso funerale si deve
cantare la Messa.Nei funerali di stola nera di un capo di casa vi è
lo spoglio di 4 candele di nove oncie di peso per ciascuno e per
onorario lire 4:5:6; non capo
di casa lo stesso per le candele e per onorario lire 3:5:6. per un
funerale apparato lo spoglio di 6 ovvero 8 candele, e poco onorario
lire 4:5:6. Vi è ancora una sorta di funerali detti onorario
cui si somministra la cera e si ricevono dal Parroco lire 9:5:6 se il
defunto è capo di casa e lire 8:5:6 solamente se non e capo
di casa.
L’emolumento
per l’accompagnamento dei funerali è compreso negli
indicati diritti.
L’elemosina pei matrimoni è attualmente di lire quattro
e soldi dieci di Milano compresa però l’applicazione
della Messa, oltre un fazzoletto quando però la sposa non esce
di Parrocchia, e di lire 13:10 se sorte la sposa di Parrocchia, se
non però compreso il fazzoletto di più in questo caso
si devono alla chiesa soldi 30 alla Chiesa Parrocchiale.Per i
battesimi tale elemosina è di soldi quarantacinque, trenta si
pagano dal padrino e quindici dal padre,salvo che quest’ultimo
voglia dare invece dei soldi quindici un fazzoletto.
Per le benedizioni delle puerpere l’emolumento è di ova
sei.
Per le estrazioni di fedi dai libri parrocchiali soldi trenta,
quella dei militari gratis a norma delle leggi vigenti.
Pei
tridui l’elemosina è in ragione della messa cantata con
soldi venti per la benedizione e quando la messa è cogli
apparati si aggiungono soldi 10, in tutto colla benedizione è
di lire 3:08 di Milano.
La
novena del Santo Natale è gratuita compresa quella per la
festa titolare dell’Assunta.Il parroco relatore fa osservare
che tutte le cose succenate le attingo puramente dalla consuetudine,
non essendovi documenti in proposito. Le questue che si fanno in
questa Parrocchia dal parroco sono due: la prima nella benedizione
delle case nel tempo pasquale e produce circa lire cinquanta; la
seconda per la colletta del vino al tempo di vendemmia e ritenuta
la fallanzia delle uve non si può precisare il suo ammontare.
16 Rispetto alla chiesa parrocchiale una se ne pratica dalla
fabbriceria per la colletta delle primizie cereali.
Un’ altra si eseguisce dalla stessa fabbriceria parrocchiale
in occasione della festa di S.Eurosia
che cade l’ultima domenica di giugno.
Due
pure si fanno dagli amministratori sul banco dei Morti per le
Quarant’ore di Carnevale, l’altro per S. Pietro Martire.
Una principale è poi la colletta per la festa di Gesù
Bambino la quale si fa da quattro delegati per la funzione.
Altra finalmente si fa dalla Priora della Dottrina Cristiana e questa
consiste in poco filo. Il prodotto delle sovraesposte collette viene
registrato nei libri d’amministrazione dando visione al Parroco
locale in occasione della resa dei conti con dichiarazione che si
registra, pure quella del Bambino.
Le funzioni in questa Parrocchia sono le seguenti cioè:
In
tutti i venerdì di marzo alla mattina il Parroco fa la via
crucis e imparte in fine la Benedizione col S.S.Sacramento. Nel
giorno due febbraio la purificazione di Maria Vergine si benediscono
le candele secondo il rito e si distribuiscono al clero ed ai
confratelli e dopo la Messa a tutta la popolazione. Queste candele
vengono somministrate dalla Fabbriceria parrocchiale.Alla sera della
detta festa dopo i vespri per il comodo del popolo lontano dal
centro parrocchiale si benedisce la gola e così parimenti si
opera il mattino seguente.In tutte le principali solennità si
canta la Messa cogli apparati e si fa la processione ogni mattina
della seconda domenica del mese col S.S. Sacramento per comodo della
popolazione.
Nella prima domenica d’ogni mese verso sera dopo il vespero
si fa la processione del S.S.Rosario nella seconda domenica d’ogni
mese si fa la processione di Gesù Bambino alla sera.
In tutte le sere del mese di maggio si pratica il mese di Maria
colla benedizione col S.S.Sacramento.
Da
un antica consuetudine si solennizza il S Cuore di Maria con
intervento di musica e dell’ orazione panigirica nella
quarta domenica di settembre.
Con maggior pompa viene celebrata la festa della Circoncisione
di Gesù Bambino, trasportandosi processionalmente attorno
alla Chiesa il simulacro.
Si fa presente che eccetto il giorno dell’ ottava del Corpus
Domini non si fanno funzioni.
Sarebbero desiderabile che Ecc. Vostra imponesse la pratica di dare
la benedizione come in tutte le altre parrocchie ondo ravvivare la
devozione verso il S.S. Sacramento, anche in tutti i singoli giorni.
Nel giorno della solennità di tutti i Santi dopo il vespero
si fanno le solenni esequie al cataletto , questo finito, si va all’
ossario processionalmente indi al cimitero. Lo stesso si pratica
nella mattina seguente.
Nella festa di santa Eurosia avvi consuetudine di cantare un officio
da morto e le esequie solenni ad istanza dei fabbricieri
parrocchiali.
Oltre i sovraccenntati giorni la Benedizione col Santissimo si
pratica in tutti i giorni di festa di precetto e nelle feste
soppresse ed alcune volte per legato o per richiesta dei devoti o
per altre cause pubbliche, ma ben di rado.
Nella domenica delle Palme si benedice e di distribuiscono i rami
d’olivo.
Nei giorni nei quali cadono le feste dei Santi a cui è
dedicato l’altare in questa Chiesa le funzioni si eseguiscono
delle rispettive cappelle, salvo la benedizione col Santissimo che si
comparte sempre dall’Altare Maggiore.
Nei giorni della festa del S. Cuore di Maria, del S.S.Rosario,del
Bambino il parroco percepisce dalla fabbriceria lire due e mezzo per
ciascun giorno.
In tutte le feste dei titolari e dei rispettivi oratori la elemosina
tanto della messa come della benedizione col S.S. Sacramento consiste
in tutto in lire tre e altre come si dice all’ opportuno
luogo.
Finantamente nei giorni di S. Bernardino di S. Lucia e di Santa
Marta si canta la messa e si da la benedizione col Santissimo ad
istanza della confraternita.
Si porta il S. Viatico agli Infermi coll’ombrello e sempre
colle torcie accese, oltre alle candele somministrate dalla Chiesa
che si portano da tutti le persone che lo accompagnano.
Dopo il vangelo si fa la spiegazione del medesimo sul pulpito in
tutte le domeniche e solennità dell’ anno.
In tutte le sere delle feste si pratica la dottrina cristiana prima
dei vesperi con gran danno del popolo che non ha il tempo di
intervenirci, e questo tempo l’avrebbe se la Dottrina si
facesse dopo il vespero come si praticava anticamente.
In tutta la Quaresima poi in ogni giorno il Parroco con altri del
Clero insegna ai ragazzi la dottrina cristiana. Si fanno in questa
Parrocchia le S. Quarant’Ore che incominciano nella domenica di
quinquagesima ed hanno fine nel martedì seguenti a mezzodì.
Si seguiscono secondo le prescrizioni del Sinodo si fanno due
discorsi e talvolta anche tre analoghi nella restituzione del S.S.
Sacramento e si fanno alla sera prima dell’ adorazione.Il
tutto è a carico della fabbriceria sul banco dei Morti.
Non vi sono quaresimali attualmente solo si è introdotto di
fare due o tre prediche nella Novena dell’ Immacolata per la
preparare i confratelli alla confessione.
L’orario per le sacre funzioni alla mattina tanto nell’
inverno che nell’ estate è alle ore 10 alla sera si
incomincia alle due e mezzo d’inverno, ed alle tre d’estate.
Nel
giovedì Santo poi per antica consuetudine nella sera si va
processionalmente per la visita al Santo Sepolcro alla Chiesa
arcipreturale di San Giorgio di Valduggia il tutto si fa con ordine
decoro.Altra Processione si pratica nella feria seconda di
Pentecoste e si va all’ inizio dell’ abitato d’Invozio
per antica consuetudine e si cantano gli UfficI ? di M.V. colla
recita del S.S.Rosario.
Nel
giorno di S. Croce si fa una processione al V. Oratorio di Oraldo e
per la Messa che ivi si canta in adempimento del legato Visca lire 3
e soldi sedici compreso l’emolumento per la Benedizione.
Non si può conoscere quando la suddetta processione abbia
avuto origine e non da ab immemorabili.
Si praticano poi le processioni prescritte dalle rogazioni secondo
il rito della Chiesa.
17 Non vi sono conventi né monasteri esistenti nè
soppressi in questa Parrocchia.
Io Giovanni Rafagnotti Parroco di Santa Maria d’Invozio
confermo quanto ho sopra riferito con mio giuramento “ tacto
pectore”.